giovedì 16 giugno 2022

ASMA

Una patologia molto diffusa per la quale la medicina attualmente non offre una cura, ma misure di contenimento è l'asma.
Chi soffre di asma può avere grandi benefici dal Reiki, pur continuando ad assumere farmaci di contenimento nel periodo della pratica. 
Negli anni ho osservato che la guarigione è possibile. 
Personalmente non ho una crisi dal 2016. Ebbi l'ultima dopo 6 mesi di pratica di autotrattamenti di primo livello.
Su altre persone trattate ho avuto prove concrete che la guarigione è possibile e quando non è totale, alle visite mediche di controllo il numero dei farmaci prescritti da utilizzare (anche dopo tanti anni di assunzione) si riduce notevolmente in quanto i miglioramenti sono significativi. 
La guarigione profonda e definitiva nel caso di questa patologia ha tendenzialmente tempi lunghi (mesi, a volte anche 1-2 anni nel caso abbia radici profonde). 
Tuttavia, è possibile. 

Ci sono manuali in cui è stata elaborata la sequenza migliore per il trattamento volendo lavorare su questa patologia. 
Ho potuto verificare che sono efficaci sia trattamenti strutturati specifici, sia quelli istintuali, sia i semplici autotrattamenti quotidiani. 

Anche quando non si ha l'intento di lavorare su questa specifica patologia, in persone che ne hanno più di una, il Reiki la cura con ottimi (anche inaspettati) risultati.

giovedì 10 marzo 2022

L'INSONNIA

Molti hanno difficoltà ad addormentarsi, altri tendono a svegliarsi di frequente durante la notte. 
Gli orari in cui tendiamo a svegliarci possono dirci qualcosa sul funzionamento del nostro organismo: secondo la teoria dei bioritmi, alcune parti del nostro corpo hanno un maggiore flusso di energia in alcuni orari piuttosto che in altri. 

-Dall'una alle 3 di notte, è l'orario di massima energia del meridiano del fegato
- dalle 3 alle 5 dei polmoni
- dalle 5 alle 7 dell'intestino crasso
- dalle 7 alle 9 dello stomaco 
- dalle 9 alle 11 della milza 
- dalle 11 alle 13 del cuore
- dalle 13 alle 15 dell'intestino tenue
- dalle 15 alle 17 della vescica 
- dalle 17 alle 19 dei reni
- dalle 19 alle 21 del ministro del cuore (pericardio) 
- dalle 21 alle 23 del triplice riscaldatore
- dalle 23 all'una, della vescicola biliare

A seconda dell'orario in cui tendiamo a svegliarci di più durante la notte, possiamo capire su cosa andare a lavorare nello specifico per riuscire a dormire in modo più sereno. 

Il Reiki riequilibra lo stato energetico dell'intero organismo.

Per lavorare sui disturbi del sonno quindi, si andrà a trattare con il Reiki l'occipite, la fronte, le tempie, la sommità del capo. Successivamente in base all'orario di risveglio più frequente della persona che riceve il trattamento, andremo a trattare le parti del corpo corrispondenti.

lunedì 11 novembre 2019

E' folle l'umano...

E' folle l'umano che pensa di poter dominare le forze dell'Universo, che se ne sente padrone.
Al massimo, tali forze collaborano, danno la propria disponibilità.
La potenza del divino è bella e spaventosa assieme.
Bella come un fiore che sboccia, come un sorriso, come la guarigione, come un tramonto o le acque serene di un lago.
Spaventosa come un temporale, come un terremoto, come un vulcano che erutta, come un mare agitato e indomabile.
Come la Morte.
Capace di distruggere in un istante, di rompere un qualsiasi ordine umano, di scompigliare, di lasciare macerie o il nulla.
Capace di rimettere tutto a posto con un soffio di vento, con poche combinazioni di elementi ricreare un mondo intero... il nostro piccolo mondo e tanti altri.
Il Divino non è una delle due potenze.
Il Divino è entrambe.
In ogni istante.
E ci attraversa per intero, noi, scegliamo cosa manifestare, ma di base, c'è proprio tutto.
Non serve dargli un nome diverso solo perché fa un po' più paura o perché piace meno.
Se c'è uno sbaglio umano che le divinità di nessun tempo, di nessuna scrittura hanno tollerato ... è quella che veniva definita dai greci "ybris" (si legge iubris), ossia la superbia dell'essere umano di fronte alla grandezza delle potenze divine.
Abbiamo potere solo su di noi e su quello che emaniamo, su quello che creiamo con la nostra scintilla di luce all'interno della nostra ombra.

sabato 5 ottobre 2019

Ricorda

Non tutti coloro che ci vogliono bene, ce ne vogliono in questa forma e in questo spazio.
Alcuni, stanno ancora piangendo per la nostra dipartita in un lontano universo.
Ci sono luoghi in cui abbiamo lasciato uno spazio vuoto... E altri in cui siamo giunti ad occuparne temporaneamente uno. Ma mai abbiamo cessato di voler bene a tutti, proprio tutti quelli che abbiamo incontrato, né mai ce ne siamo separati davvero. Quando vi sentite tristi senza motivo, ricordatevelo, che alcune ragioni, sono invisibili agli occhi. Se qualcuno che vi vuole bene, ovunque si trovi vi pensa, a prescindere dalla forma che avete ora con nostalgia, potreste avvertirne, senza sapere però, nell'ignoranza dell'oggi cosa possa essere quella sensazione. Qualcuno da qualche parte vorrebbe vedervi tornare a casa... Ma non succede. Non può succedere. Non più in quella forma. Ma nel cuore a livello sottile, continuerete ad essere vicini. Se solo potessimo vedere per un istante tutti i legami che abbiamo creato in tutti gli universi in cui abbiamo vissuto, non potremmo che avere un pensiero di luce che coprirebbe ogni direzione. :)

lunedì 28 gennaio 2019

Incorniciare... per filtrare

Ogni vissuto, dal più piccolo al più grande, è sacro.
Ogni incontro, ogni luogo, ogni esperienza ha qualcosa che può donare evoluzione.
Non abbiate fretta di iniziare.
E neanche di concludere.
A volte è necessario incorniciare.
Una giornata, una settimana, un mese, un percorso di vita.
La nostra mente incornicia che lo vogliamo o meno... ma alcune cornici sono marce tanto da rovinare anche le pareti.
Possiamo scegliere di soffermarci consapevolmente, anche per pochi istanti, per scegliere le cornici dei quadri che appendiamo alle pareti della casa in cui risiede temporaneamente la nostra Anima.
Non siamo qui per sempre.
Non siamo per sempre in questo corpo, in questa mente, in queste emozioni.
Ma i pensieri che abitano la nostra mente di oggi, resteranno qui, e anche le emozioni scorreranno da qualche altra parte.
Le cornici sono un modo per poter dare delle piccole indicazioni quotidiane a questi temporanei compagni di viaggio, prima che se ne vadano, o prima che ce ne allontaniamo noi.
Sono un dono a noi stessi per il tempo della nostra permanenza, e per coloro che resteranno per più tempo o giungeranno dopo.
Nessun lavoro interiore è perso.
Tutto rimane... qui.
All'essenziale... non si può aggiungere né togliere nulla.
Quello che cambia è cosa lasciamo qui, al nostro passaggio.
L'anima è in una condizione di onniscenza, non ha bisogno di conoscenza acquisita.
Come non ha i bisogni che ipotizziamo per via della nostra immersione in una mente, un corpo e nelle emozioni.
Siamo qui per lasciare qualcosa, filtrare quanto ci attraversa pulendo quanto ci circonda su più piani.
Non abbiamo molto da prendere in quanto l'essenza, ha già tutto. Può assumere qualunque forma, diventare qualsiasi cosa voglia in qualsiasi tempo e in qualsiasi spazio dell' Universo, o addirittura fare a meno di entrambi.
Non ritenetevi egoisti nel lavorare su voi stessi, quindi.
Perché anche lo sforzo apparentemente invisibile, modifica la realtà, non solo quella personale, ma anche di tutti coloro che entrano in contatto con voi, o visitano i luoghi fisici che avete attraversato.

venerdì 7 dicembre 2018

Che cos'è un legamento... perchè non va fatto.

Sei invitato/a in una casa.
Ti viene aperta la porta da qualcuno.
Dentro c'è un passerotto che tenta disperatamente di uscire.
Sfugge dalle mani, si nasconde, sbatte da una parete all'altra.
Ti si chiede di non farlo uscire, e aiutare a rimetterlo in una gabbia.
Tu lo inizi a fare.
Il passerotto trova comunque una via per uscire.
Ma tu lo fermi con qualcosa che lui non vede e non sa gestire. Non sa.
Lo riporti nella casa.
Chiudi la porta e te ne vai.

Questa è la descrizione di cosa fa una persona che esegue un legamento d'amore.
Chi lo chiede, è quello che apre la porta per fare ciò.
Il passerotto è l'altra persona.

Potete metterci tutti gli angioletti che volete.
Il contenuto non cambia.

1. Non è lontanamente un atto d'amore. L'amore... è libertà. 
2. Non esiste un prezzo in soldi... per un "legamento senza karma" (controsenso nella definizione). L'azione compiuta non si sconta in soldi, ma in qualcosa di equivalente, ossia uno stato di prigionia.

- Quindi chi vi parla di legamenti d'amore senza karma, vi sta prendendo in giro.
- Chi vi parla di legamenti d'amore che non fanno del male a nessuno, idem. 

E' un danno importante nel percorso evolutivo di un essere umano... è una sfida che mettete sul suo cammino... per la quale però gli strumenti poi, se state commissionando non avete ne voi, ne l'altra persona, per cui, non la potrete neanche aiutare e vi autocondannate a soffrire in due. 


mercoledì 5 dicembre 2018

Il vero ciclo di maledizioni.

Quello che scriverò in questo post, è semplice risultato di una ricerca interiore.
Una visione che si è aperta di fronte ai miei occhi, di notte.
Una delle tante, forse la prima che condivido apertamente con chi capiterà su questo scritto, più o meno casualmente.
Può essere vera o falsa secondo le varie scuole di pensiero e scienze, non è più un qualcosa che mi interessa.
E' solo quello che ho visto, e udito.
A ogni mente la libera scelta di accogliere o scartare.

Un giorno, camminando all'interno di una stazione, mi attraversò la mente l'immagine di un barattolo di vetro. Uno per ogni persona, me compresa, ovviamente.
Le pareti si appannavano periodicamente, respirando, e dopo un po' erano da pulire, con una tecnica o un'altra, un po' come per le pubblicità dei detersivi. L'aria dentro il barattolo tendeva ad essere sempre più sporca, riciclata, per quanto variassero gli strumenti, per quanto fossi capace di distruggere e creare realtà di vita nuove. Mi spostavo fisicamente da un posto all'altro, cambiavo abitudini, opinioni, azioni. Ogni volta ero convinta di aver distrutto il barattolo, con moti anticonvenzionali, folli. Iniziavo a respirare, l'aria sembrava pulita, ma dopo un po' notavo che qualcosa si appannava ancora.
Ero ancora dentro il barattolo.
Non esisteva scienza, per quanto fossero meravigliose, efficaci nei loro settori, quelle che avevo appreso, che avesse realmente distrutto il barattolo.
Era sempre lì.

Decisi allora, una volta tornata a casa, verso sera, di servirmi di una di queste arti, per domandare ancora una volta la verità. Cos'era il barattolo che mi era stato mostrato poco prima?
Sembrava quasi... Una maledizione.
E lo era.

Domandai come potessi liberarmene... E la risposta mi stupì.

Non vidi me. Non sentì parlare di me.

Già nelle esplorazioni precedenti, avevo trovato i miei dati in luoghi molto lontani, molto lontani anche dalla Terra.

Questa volta, innanzitutto, compresi che il pianeta Terra, inviava degli impulsi agli esseri umani, nei punti in cui ne aveva ricevuto maggiori danni. Gli esseri umani, sarebbero stati convinti di essere in guerra tra loro per le loro ragioni. In realtà, erano semplicemente attraversati da un moto di rabbia e di dolore proprio del pianeta, come quando noi abbiamo un'infiammazione sul braccio... brucia... fa male in quel punto e il nostro corpo si attiva, inviando segnali e risorse, per rimuovere il problema.
Le guerre, su questo pianeta, non sarebbero potute cessare, senza rimediare ai danni, o per lo meno, senza smettere di infierire ulteriormente sulle "ferite" già create sulla sua superficie, a causa di questi impulsi ricevuti, da un corpo molto più grande.

Successivamente, mi affacciai ad un'altra realtà: i testi ""sacri".
Uno dei più "famosi", pieno di maledizioni a stirpi intere, è la Bibbia.
Già... le maledizioni che avrebbero attraversato generazioni intere.
Pur avendo approfondito poco, ed essendo stata solo una risposta fugace, compresi che esistite o meno quelle maledizioni in un tempo lontano, ogni giorno, da millenni, quelle maledizioni vengono rilette, in varie parti del mondo, venerate, adorate, e tanti, tanti esseri umani si piegano di fronte ad esse, accettando una "punizione lecita" e uno stato di schiavitù generale.
Per cui, esistite o meno prima, sicuramente oggi, sono parte attiva del nostro campo energetico, in quanto risuonano in tante menti e bocche, a prescindere da cosa facciamo noi nel nostro piccolo.

Da qui mi affacciai ad uno scenario più vicino a me.

La mia famiglia, alcune generazioni fa, era di alta nobiltà, caduta a picco di generazione in generazione sempre più in basso. Da entrambe le parti.
Da un lato ricchi proprietari terrieri, che hanno perso tutto con un'ondata violenta di ribellione popolare che non ha tenuto conto del comportamento dei singoli, ma dell'appartenenza alla categoria di quelli "che avevano molto".
I più sono morti, uno solo, abile a mischiarsi tra le folle, è fuggito e sopravvissuto, con un grande dolore nel cuore.
Dall'altro ceppo, una lenta decadenza interiore, ha portato a perdere tutto mediante vizi.
Dopo la decadenza, le storie sono diventate pervase da ondate di violenza.
Il problema non era materiale, ma un qualcosa che logorava nella carne e nello spirito.
Chi aveva molto, a prescindere dalla propria etica comportamentale, ogni giorno, ospitava sulla propria testa, una nuvola di ingiurie, maledizioni, dovute a sofferenze di chi soffriva per le fatiche del lavoro, a ritorno a casa litigava con i familiari, e compiva brutti gesti, non avendo avuto il tempo di coltivare la comprensione delle proprie azioni. La testa con la nuvola nera, ovviamente, non aveva un nome, ma un cognome, o l'appartenenza ad una categoria più grande.
La nuvola, con il tempo, sarebbe iniziata a discendere, a cambiare forma e a diventare materia.


Oggi...
Io vivo in Occidente.
Come i pochi che leggeranno questo scritto.
Ho un telefono prodotto in una fabbrica, in cui le persone lavorano ogni giorno per ore e ore per una miseria, dall'altra parte del mondo. Non hanno il tempo di coltivare una mente ed un cuore felici. Né tanto meno un corpo che stia bene. Lo devono fare, se vogliono avere la possibilità di sopravvivere e aiutare i propri cari a fare altrettanto.
Ho del tempo per me, dei vestiti, 3 pasti quotidiani, un posto in cui vivere.
Ho l'acqua tutti i giorni a mia disposizione.

Oggi
Io, come voi, ho sulla mia testa una nuvola nera...
Non avendo ancora finito di nutrirmi della pioggia di veleno, di quella che ha avvolto i miei antenati.

Il famoso barattolo di vetro, sporco, nel quale vive un occidentale

- E' la sofferenza di tutti coloro che ogni giorno vanno a lavorare per guadagnare un euro, da qualcosa che noi acquistiamo per 80, qualcuno anche molto di più.
- E' la sofferenza di un pianeta che non riesce a trovare una comunicazione con noi che non sia un'urto.
- Sono coloro che muoiono e vedono morire i propri cari a causa delle guerre, esportate dal colonialismo europeo ancora in atto. E noi... siamo europei.
- Sono coloro che si inginocchiano di fronte a delle parole che negano la dignità umana.

L'elenco potrebbe andare avanti per molto, ma ad ognuno le proprie conclusioni.

Ovunque io mi trovi, io sono parte di "quelli fortunati".
Non importa cosa io faccia nella mia vita e come viva.
Sono parte di un meccanismo sporco, per "posizione".

Siamo tutti collegati, e la sofferenza di ogni singolo essere umano risuona in tutti i cuori, consapevoli o meno.

Ora, possiamo anche occuparci di risolvere i nostri piccoli problemi quotidiani dentro e fuori...
Ma... il famoso risveglio, di cui tanto si parla, non serve ad altro che per attivarci per cambiare queste realtà, nella consapevolezza che ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa.

Se pulisci il tuo barattolo, puoi stare bene per un po'.

Se si rompe il "grande barattolo comune", puoi essere felice.